Come gli NFT stanno cambiando il mondo dell’arte

 Ormai gli NFT sono una rivoluzione dichiarata del mondo dell’arte e difficilmete li si può vedere come una semplice moda.

Gli NFT sono una realtà consistente che se anche non dovesse essere duratura rappresenterà comunque il  punto di partenza verso un cambio irreversibile della struttura dei mercati legati all’arte e al collezionismo.

Cosa sono gli NFT

NFT è un acronimo che sta per non-fungible token.

Un token è un insieme di informazioni digitali all’interno di una blockchain che conferiscono un diritto a un determinato soggetto, la tokenizzazione è la conversione dei diritti di un bene in un token digitale registrato su una blockchain.

La blockchain (letteralmente “catena di blocchi”) è una struttura dati condivisa e “immutabile”. un modo diverso di definire la blockchain e considerarla un registro digitale le cui voci sono raggruppate in “blocchi” (ovvero nodi della rete), distribuite sull’intera rete e concatenate in ordine cronologico,  integrità e la non manipolabilità del registro è garantita dall’uso della crittografia

Non-fungible identifica uno specifico tipo di Token in cui valore (intesa come preziosità) è rappresentato dalla rarità e non dal valore di scambio.

Una risorsa ha un valore determinato alla sua rarità o diffusione, una moneta invece ha un valore in quanto in grado di essere scambiata per quel valore. ne deriva che due banconote dello stesso valore sono identiche, altrettanto non si può dire circa la preziosità di due diamanti, anche quando fossero comprati per la stessa quantità di denaro, manterrebbero comunque uno specifico valore individuale che li distingue e non li rende intercambiabili. 

NFT e la soluzione al problema del copyright

Internet e la virtualizzazione di molti servizi ci hanno abituato a considerare una risorsa digitale come una copia: un mp3 è uguale a qualsiasi altro mp3 io generi per copia a partire dal primo, questa cosa ha rappresentato agli albori di internet una rivoluzione nelle nostre abitudini economiche, ma con l’evolversi del web e l’aumento dei servizi che tramite esso possono essere erogati, ha cominciato a manifestarsi anche il problema contrario, ovvero come definire l’autenticità.

Come può un autore di canzoni distinguere chi è legittimamente in possesso di una sua canzone e chi ne possiede una copia non autorizzata? Come posso garantire la licenza di chi acquista un software tramite internet?

Fino ad oggi al risposta a queste due domante era sostanzialmente quella di creare un’infrastruttura di garanzia (Anche se all’utente finale ciò può sfuggire: Spotify, Netflix, Apple Music, Amazon prime, etc, sono principalmente questo, anche la vecchia SIAE è esattamente questo), purtroppo questa soluzione toglie molti diritti (e proventi) ai creatori dei contenuti e contemporaneamente non risolve il problema della copia dopo l’acquisto.

Lo scopo degli NFT è creare una scarsità artificiale che sia contemporaneamente verificabile.

Gli NFT sono token che possiamo utilizzare per rappresentare la proprietà di oggetti unici. Ci hanno permesso di tokenizzare cose come l’arte, gli oggetti da collezione, persino gli immobili. Possono avere un solo proprietario ufficiale alla volta e sono protetti dalla blockchain di Ethereum: nessuno può modificare il registro di proprietà o copiare/incollare un nuovo NFT in esistenza.

NFT da certificato di garanzia a elemento fondante un nuovo mercato dell’arte